Le 12 Fasi StudioBase per l’Innovazione e la Trasformazione Digitale in Azienda, un’intervista con il dott. Mario Gibertoni
by studiobase
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mercoledì, 15 Gennaio 2020
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Published in consulenza, Digital Transformation & Industry 4.0
Il Dott. Mario Gibertoni, fondatore e presidente Studio Base nonché CMC Academic Fellow, è Innovation Manager iscritto nell’albo del MiSE. A partire dal 2012 si è specializzato presso il Fraunhofer Institute di Stoccarda in Industry 4.0 e Smart Factory.
Buongiorno Dott. Gibertoni, la ringraziamo per essere qui con noi a rispondere a qualche domanda sulle strategie Industry 4.0.
Cominciamo con un breve parere sul futuro delle PMI in Italia.
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Ritengo che il futuro delle PMI italiane non possa esistere a prescindere dall’Innovazione, a sua volta possibile solo adottando la trasformazione digitale ed implementando le tecnologie abilitanti e le strategie di Industry 4.0
Alla luce degli anni di esperienza che ha avuto modo di farsi in merito alla Digital Transformation, ritiene che ci sia un modo “corretto” per affrontare la situazione?
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Sebbene ci siano delle regole da seguire, naturalmente ogni impresa ha una storia ed una situazione specifica: non esiste un manuale delle istruzioni che possa improvvisamente portare le imprese verso l’Innovazione, come se questa fosse una mèta unica ed uguale per tutti, perseguibile attraverso un metodo ben specifico.
Ha tuttavia cominciato la frase con un “sebbene”…
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Sì, ed effettivamente StudioBase adotta un percorso suddiviso in dodici fasi fondamentali, che i nostri consulenti consigliano di applicare presso le aziende clienti che ci richiedono un intervento per l’implementazione di una strategia Industry 4.0.
Potrebbe condividerlo con noi?
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Si tratta di un metodo che abbiamo consigliato anche in aula, e tutte le aziende clienti si sono dette contente. I dodici step sono i seguenti:
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Capire esattamente che cosa vuole il proprio cliente
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Investire in formazione e training del personale
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Effettuare un check sullo stato dell’arte dell’azienda
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Valutare il potenziale ritorno economico, anche alla luce dei benefici fiscali in essere
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Riprogettare i prodotti secondo le logiche del “Digital Decoupling Point” (DDP)
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Ridefinire la distinta base: da analogica a digitale
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Ricercare le Digital Muda
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Conoscere e valutare le tecnologie abilitanti più adatte alla propria realtà
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Verificare la congruenza dei nuovi processi con le architetture informatiche già esistenti
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Progettare l’inserimento in Azienda delle tecnologie abilitanti scelte
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Integrare le logiche di e-commerce e di e-procurement
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Definire indicatori di performance (KPI)
I primi punti sono molto chiari, ma proseguendo avanti con quelli successivi le cose sembrano farsi un po’ più complicati.
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Vero, a parole i primi punti sembrano semplici, ma nella pratica richiedono un’attenta analisi ed un’ottima pianificazione nonché una vasta conoscenza della materia.
Cosa si intende nel punto 5?
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Beh, seguire le logiche del Digital Decoupling Point è ciò che permette di ottimizzare i costi: rivedendo i processi produttivi si individua il punto oltre il quale è opportuno abbandonare la tradizionale produzione della mass production in favore di una graduale personalizzazione del prodotto oggi richiesta appunto dalle logiche del mercato.
Potrebbe spiegare cosa sono le Digital Muda?
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Si tratta di quelle operazioni che, consumando tempo e risorse senza aggiungere ulteriore valore al prodotto, potrebbero essere meglio digitalizzate e/o ottimizzate attraverso il ricorso ad una delle nuove tecnologie abilitanti.
Grazie dott. Gibertoni delle spiegazioni.
Questi gli step fondamentali da adottare, con i consulenti StudioBase, nell’affrontare la trasformazione della propria azienda nelle logiche di una Smart Factory. Abbiamo redatto una scheda con qualche ulteriore dettaglio ed indicazione che si può SCARICARE QUI >>
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